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Pol Cesk

lunedì 7 settembre 2015

La nuova frontiera della cura dei disturbi al cervello: L'optogenetica


Da qualche giorno ho davanti agli occhi un articolo tratto dalle scoperte effettuate da un neuroscienziato e psichiatra, tale Karl Deisseroth, che, spinto dall'insaziabile voglia di conoscenza tipica degli scienziati ha iniziato a sperimentare delle tecniche di stimolazione dei neuroni attraverso la corrente elettrica.
Il nostro cervello infatti, visto in modo tecnico è una massa composta da grasso ed acqua, simile ad una gelatina, nella quale si trova in sospensione una rete intricatissima di connessioni tra speciali cellule che si chiamano neuroni.
Si “pensa” e questo ci fa capire a che punto la scienza sia arrivata nello studio del cervello, che ci siano 100 miliardi ( 100.000.000.000 ) di neuroni in un uomo adulto, è facile comprendere che mi sembra riduttivo pensare di azzeccare lo psicofarmaco giusto per il disturbo di un paziente al primo colpo...cosa ne pensate?
Con gli psicofarmaci si agisce sulla quantità di neurotrasmettitori (sostanze chimiche) cercando di aumentare (depressione unipolare) o diminuire (depressione bipolare fase up) la loro produzione nello scambio di elettricità tra i neuroni (sinapsi). Tutto questo spiegato nel modo più semplice possibile.

Neurone eccitato


Il problema è che non si conosce in che modo esatto regolare questo flusso e quindi sorgono diversi effetti collaterali che non vi racconto ma sappiate che vi basterà aprire un “bugiardino” (che nome... non smetterò mai di pensarci) per vedere la miriade di effetti collaterali, primo fra tutti l'aumento di peso e la fame nervosa (esperienza personale).
Deisseroth in quanto psichiatra e scienziato trovava FRUSTRANTE che la visione della psichiatria sulle malattie più difficili da curare come la depressione grave, la schizofrenia e l'autismo – FOSSE LIMITATA da una FONDAMENTALE MANCANZA di COMPRENSIONE su come FUNZIONA IL CERVELLO UMANO.
Riporto il suo discorso diretto: “Un cardiologo può spiegare a un paziente che cosa non và nel suo cuore, ma NON SIAMO IN GRADO di spiegare cos'è la depressione. Proviamo DIVERSI TIPI DI FARMACI, inseriamo elettrodi per stimolare parti diverse del cervello per vedere se i comportamenti cambiano, ma a livello dei tessuti NON SAPPIAMO COSA SUCCEDE.”
Al momento, questo rivoluzionario scienziato, stà curando una paziente utilizzando la tecnica detta VNS (Vagus nerve stimulation) insieme ad una terapia farmacologica e gli effetti di tale tecnica sono stupefacenti.
La VNS si può attuare dopo un'operazione chirurgica di impianto di un piccolo apparecchio a batteria sotto la clavicola che invia costantemente piccole scariche elettriche al nervo vago, in modo da arrivare alla struttura del cervello profondo che secondo i medici regola l'umore.
Ma la scoperta che lo renderà e lo stà rendendo già famoso è quella dell' OPTOGENETICA, una tecnica che ha lo scopo di rendere fotosensibili specifiche cellule cerebrali e le attiva usando lampi di luce inviati attraverso un piccolissimo cavo a fibre ottiche.
Attualmente sembra che questi test vengano condotti su singole cellule e su cavie di laboratorio, non si offendano gli animalisti, ma è merito dei topi se adesso possiamo permetterci di vivere in modo bellissimo fino ad età un tempo neanche immaginate.
Questa tecnica è rivoluzionaria perché permette di superare il limite di studiare le connessioni nell'esatto momento in cui avvengono nel cervello, fino ad oggi infatti si poteva vedere gli effetti delle emozioni solo dopo qualche secondo di distanza e quindi in ritardo rispetto all'evento significativo nel cervello che lavora in millisecondi.
L'argomento è tecnico e complesso, spero di non avervi annoiato... per ulteriori spunti vi consiglio di ricercare su internet in base alle vostre curiosità.
Saluti Pol



2 commenti:

  1. Spero al più presto,per la cura dell ansia😊

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    Risposte
    1. Sarebbe bello proprio per il fatto che si potrebbe combattere il difetto di ragionamento nel cervello nel MOMENTO ESATTO e nella ZONA ESATTA dove si era in origine generata. Siamo ancora agli albori e noi ormai possiamo solo fare del nostro meglio per cambiare con la psicologia, soprattutto la cognitivo comportamentale i nostri sbagliati pensieri controproducenti per la nostra vita.
      Un forte abbraccio

      Pol

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