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Pol Cesk

domenica 24 gennaio 2016

Dati OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)

Buongiorno,
Come state? Io abbastanza bene...
E' da un po' di giorni che vorrei scrivere dell'allarme lanciato dall'OMS riguardo i disturbi mentali e in particolare della depressione.
Vorrei dare un taglio personale alla questione, come al solito, partendo dal titolo della notizia:

ALLARME: "La depressione, seguita dall'ansia, è il disturbo mentale più frequente, incide sulla qualità di vita e accorcia in media 20 anni di esistenza".

In questa bruttissima classifica la depressione si piazza al 1° posto seguita, probabilmente al foto-finish,  dai disturbi d'ansia.

L'ansia, secondo me, è in prima posizione e spesso porta, se non curata, alla depressione. Visto che non si riesce in molti casi a diagnosticare, essa rimane taciuta e continua ad assillare il soggetto per tutta la sua esistenza.

Dai calcoli dell'OMS risulta che la depressione toglie in media 20 anni di vita, quindi per esempio, se la vita media di un individuo maschio sano sarebbe di 77 anni, il depresso ne vive 57...ma in che modo li vive questo depresso?

Malissimo!

Per esperienza personale, lavorare in preda alla fobia sociale è un vero incubo, al lunedì hai già fatto il conto di quanto starai male durante la settimana fino ad arrivare al sabato sera.

Per questo il tenore di vita di un ansioso e/o un depresso è, come dico spesso, vivere con il "freno a mano tirato"... il depresso non si cura nell'aspetto, non si lava e non gli importa di vivere, mentre all'ansioso importa talmente tanto del giudizio negativo degli altri che non riesce a combinare nulla e quindi poi si deprime.

Che bel quadretto di esistenza...

L'allarme sociale è altissimo e il problema sta nel fatto che è una malattia taciuta per paura di essere considerati malati mentali.

Riporto ancora i dati OMS:

"I disturbi mentali rappresentano di gran lunga la principale categoria di malattie croniche, pari a poco meno del 40%. Il disturbo depressivo rappresenta da solo il 13,7% del carico di malattia ed è quindi la più diffusa malattia cronica in Europa".

E non abbiamo parlato dei costi economici e delle malattie che da essa si generano e dalle quali è generata!
Nel nostro piccolo, cerchiamo di fare qualcosa, condividiamo del tempo con una persona depressa o fobica e senza troppo insistere, cerchiamo di capire i motivi profondi del suo disagio.
Argomento da approfondire...segnatevelo! 

Saluti

Pol

venerdì 8 gennaio 2016

Ristoranti? Tutto sotto controllo!


Ciao a tutti e buon anno 2016,
Si sono finalmente concluse le festività natalizie che per tutti, chi più e chi meno, ha significato maggior tempo libero, cene e cenoni.
Per chi segue il blog dall'anno passato sarà sicuramente al corrente di quanto questo periodo sia stato per me fonte di disagio e panico dovuti principalmente alle mie “prestazioni mangerecce” in compagnia di colleghi e conoscenti. (vi invito a leggere il post Cene Aziendali, Cenoni, Feste con amici.) 
 
Quest'anno, nonostante in mente abbia ancora il vivido ricordo di una cena con amici di anni fa durante la quale sono stato sul punto di vomitare, non ho avuto particolari problemi a relazionarmi con le situazioni “ristoranti-abbuffate”, anzi mi sono trovato a mio agio per la maggior parte del tempo...bene così.
Questi risultati mi hanno fatto riflettere su quanti progressi abbia fatto nella lotta contro la fobia sociale e come riesca tramite la respirazione a tenerla a bada, ma oltre a questo è cambiato il mio atteggiamento verso il mondo che mi circonda.

In primo luogo la domanda “Lavori in questo periodo?” non mi fa più paura come mi faceva quando ero ancora convalescente dai ricoveri in ospedale psichiatrico, per il semplice fatto che mi sono dato da fare.

In secondo luogo mi sto concentrando sui progetti che voglio portare avanti e quindi non sono più “vittima” dall'essere dipendente dagli argomenti degli altri, ma propongo spunti di riflessione e valide discussioni con il duplice vantaggio di non mandare il mio cervello nel loop della fobia e nello stesso tempo impegnarlo in conversazioni per me piacevoli.


Spero di essermi spiegato, in sostanza quello che voglio comunicare è che se vi sentite inferiori agli altri e questo vi crea disagio, provate a proporre un argomento che a voi interessa e vedete che effetto genera negli altri, vi accorgerete che non penserete più alla vostra ansia e che forse anche loro potrebbero avere da imparare da voi.

Buona serata,

Pol

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