ATTENZIONE:
IL BLOG EXIT POL CESK CONSIGLIA SEMPRE LA CONSULENZA DI PROFESSIONISTI COMPETENTI NELLA CURA DEI DISTURBI MENTALI E DEL COMPORTAMENTO.

Pol Cesk

sabato 30 maggio 2015

I diversi malati secondo gli psicologi

Ciao a tutti,
riporto un po' di teoria su come gli psicologi / psichiatri catalogano i propri pazienti, ci potrebbero essere degli errori e in tal caso vi prego di segnalamelo.

I pazienti vengono divisi in tre categorie:

  1. Nevrotici
  2. Borderline
  3. Psicotici

Tutte e tre hanno un'azione di difesa, un esame della realtà e  una percezione dell'identità che li differenzia.

Per difesa si intende tutte quelle azioni per risolvere il conflitto tra la propria interiorità (inconscio) e la società esterna.

Per esame della realtà si intende come il paziente giudica la realtà che lo circonda, ovvero se la riconosce come tale o la nega.

Per identità del paziente si intende come giudica se stesso (ovvero se si piace o si vuole fare del male).

Dopo questa precisazione possiamo definire la seguente tabella delle reazioni positive o negative del paziente:

DifesaEsame della realtàIdentità
NEVROTICIPOSITIVAPOSITIVAPOSITIVA
BORDERLINENEGATIVAINDIFFERENTENEGATIVA
PSICOTICINEGATIVANEGATIVANEGATIVA


Nevrotici

Questi pazienti a loro volta hanno delle sottocategorie che di seguito riporto:

  • Nevrosi fobica o d'ansia
  • Nevrosi ossessiva
  • Nevrosi isterica

Nevrosi fobica e d'ansia è l'argomento principe di questo blog, per quanto riguarda l'ossessiva è tutta quella sfera di comportamenti ripetuti, chi ne soffre è particolarmente scrupoloso e mette in atto una sorta di rituale per cercare di placare la sensazione (esempio l'ossessione per la pulizia).
Infine la nevrosi isterica porta i pazienti, per la maggioranza donne, ad essere totalmente incentrati su se stessi, molto egocentrici, non riescono ad entrare in contatto con gli altri in modo profondo, hanno bisogno di essere notati e per questo assume comportamenti quasi teatrali ed esagerati.
L'isterico vede questo suo modo di comportarsi come l'unico possibile.

Borderline 

Questi pazienti vengono continuamente "bombardati" dalle emozioni e vedono tutto ciò che li circonda in modo estremo. Tutto è o bello o brutto, o bianco o nero, non ci sono sfumature, sono persone che fanno fatica a trovare un compromesso per vivere. Solitamente o si odiano o si amano. Tipico nei pazienti che soffrono di disturbo bipolare.

Psicotici

Sono pazienti che vivono uno scollamento totale dalla realtà, non la accettano e quindi se ne sono creati una propria. In qualche modo lo psicotico non si rende conto di esistere.


Per il momento mi fermo qui, mi rendo conto che possa essere un po' noiosa, ma un po' di teoria è necessaria per capire come noi pazienti veniamo in qualche modo categorizzati.

Saluti

Pol





venerdì 22 maggio 2015

Riunione con brivido fobia...

Buongiorno,
vi ricordate che vi avevo accennato al mio desiderio di cercare di impegnarmi nel volontariato? Ecco, sono andato ad una riunione organizzativa per gruppi di auto-aiuto per piccoli problemi psicologici.
Inizialmente ero molto contento di partecipare visto che di questi argomenti si cerca di non parlarne con nessuno, neanche con gli amici. Ad un certo punto, durante la riunione, ho provato le stesse sensazioni di quando ero in classe a scuola aspettando il mio turno in quello che io chiamo il "giro di conoscenza".

Mi spiego meglio, avete presente quando vi facevano una domanda a scuola e voi sapevate esattamente quante persone c'erano prima che fosse il vostro turno per parlare?

In queste situazioni io di solito inizio a tossire! So quantificare che di lì a poco toccherà la mia "prestazione sociale" e quindi dentro di me è tutto uno sbuffare e ribollire come la pentola per la zuppa!
 

La mia zuppa bollente in testa!





Per fortuna ho sempre presente tutta la mia strategia in questi momenti di panico totale e quindi grazie al mio famoso Relax.pdf da cellulare e alla respirazione diaframmatica, il momento di tosse selvaggia è passato nel giro di circa cinque minuti (abbastanza).

Sono stato colto alle spalle questa volta, ho raccolto così tanti successi in questo periodo che non riuscivo a spiegarmi come mai.

Riflettendo su questo episodio posso arrivare a queste conclusioni:

  • Sto attraversando un periodo critico per il lavoro, stress familiari e rogne varie da gestire;
  • Alle riunioni, se l'argomento di cui si parla già lo conosco e non lo voglio sentire, il mio cervello pensa a generare ansia in automatico;
  • Alle riunioni, se mi annoio e prima o poi devo parlare di me in modo programmato mi sento abbastanza male;
  • Evitare di bere il caffè visto che la mia mente lo collega a precedenti momenti in cui ho provato ansia sociale;
  • Ritornare a programmarmi la respirazione diaframmatica ogni giorno.

Per oggi è tutto, il mio consiglio è di provare sempre comunque a superare le proprie paure non alla sprovvista ma con dei piccoli alleati e strategia nel valutare le variabili di successo e insuccesso. 

Con me funziona...spero anche con voi

Pol

giovedì 14 maggio 2015

Il loop della fobia sociale

Ciao a tutti,
il blog parla principalmente delle esperienze di fobia sociale e di come cercare di esorcizzarle e vincerle se possibile. Potrebbe capitare che alle volte gli argomenti dei post si possano in qualche modo ripetere nei mesi successivi.
In realtà la cosa è voluta. Non si tratta di una ripetizione ma di una visione più in dettaglio dell'argomento.

Dopo questa introduzione, vi rendo partecipi dei miei pensieri della settimana...

Ho fatto quello che predica bene e razzola male...ho rimuginato sul passato!
Quanto mi sarebbe piaciuto viaggiare dai diciotto anni in su con serenità e non sono riuscito a farlo perchè bloccato dalla fobia sociale, merdaccia che sono!

Che carriera lavorativa avrei potuto fare se non fossi stato sotto l'influenza bloccante dell'ansia? Quanti mancati guadagni perchè non in grado di sostenere i ritmi di un lavoro? Quante spese in più? Quante persone interessanti avrei potuto conoscere e invece me ne stavo rintanato in casa?

Con tutte queste brutte domande ci si fà solamente un male cane. Le ho tirate fuori solo per esempio perchè tutti i fobici ne vengono assaliti, anche se non ve lo diranno mai.

La fobia sociale si nutre del loop (ciclo) mentale ossessionato da uno stesso pensiero bloccante; è come se il cervello venisse inondato dalla stessa frase negativa milioni di volte al secondo.

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Esempio:

visto che la fobia sociale se la lasci incontrastata fà sorgere anche nuove fobie, ad un certo punto della mia vita ho pensato di aggiungere la "fobia sociale del dentista".
Molte persone hanno paura del dentista, io volevo farmi venire gli stessi colpi di tosse dal dentista come se stessi per mangiare al ristorante (A volte ritornano...ristorante giapponese).

Il risultato della nuova forma di fobia è stato prima di tutto il nostro amico EVITAMENTO e poi lo sforzo incredibile di andarci superando questa paura.
In particolare è tenere la bocca aperta con un sacco di dita e mani che vanno dentro a crearmi profondo disagio.

Conclusione:

Questo atteggiamento mi ha portato ad avere maggiori problemi con i denti  e ovviamente a spendere molti più soldi per interventi riparatori.

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 Il concetto che ho voluto esprimere è che il loop della fobia è bloccante e auto-generativo di nuovi problemi e come massimo risultato ha quello di produrre un adulto completamente in balia di essa e soprattutto senza lavoro, amici e forse soldi...

Spero di non avervi spaventato troppo...

Pol




mercoledì 6 maggio 2015

Stimolare le proprie attitudini e interessi

Buongiorno a tutti,
in questi giorni mi capita di ripensare alla sensazione di totale apatia e nullità del mio periodo di depressione profonda.

Da cosa si è generata?

La mia depressione ha origini in primo luogo nei lunghi anni passati in totale preda della fobia sociale quando non riuscivo più ad interagire con il mondo esterno, in secondo luogo come rimbalzo dagli up del disturbo bipolare.

Come ho fatto a uscire da quello stato?

Boh! A mio modo di vederla, quando si tocca il fondo del proprio animo o si compie l'orribile gesto (senza pubblicità ovviamente) oppure per istinto di sopravvivenza non si può far altro che rialzarsi pian pianino.

Nella mia condizione clinica di paziente bipolare ho avuto la possibilità di estremizzare le mie emozioni e con esse le mie attitudini e interessi, ovviamente in fase up.
Il ricordo dell'iperattività della fase up aiuta in qualche modo nei momenti di totale sconforto. Spero di essermi spiegato...


Cercando di vedere la cosa in condizioni di normali oscillazioni di umore, il mio consiglio come deterrente alla fobia sociale è di ricavarsi del tempo da dedicare giornalmente alle proprie attitudini alle proprie curiosità e interessi.

Se la mente è "occupata" a fare quello che gli piace, in modo naturale tende a mettere in un angolo le fobie.
Un giorno per parlare di un mio progetto ad un amico, mi sono ritrovato ad organizzare un pranzo in ristorante senza pensare a quante volte ho evitato situazioni di questo tipo.

Concludendo, non è facile uscire dal loop di pensiero controproducente dell'ansia ma ricercando quelle attività per cui ci sentiamo meglio ed anche più esperti, potremmo trovare grossi benefici per le nostre paure immaginarie e soprattutto SCOLPIRE EPISODI DI SUCCESSO NELLA MENTE contro la nostra fobia sociale o depressione latente.

Baci

Pol


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