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Pol Cesk

mercoledì 30 settembre 2015

Tecniche di libertà emozionale (Emotional Freedom Techniques - EFT)

Ciao a tutti,
non mi ricordo bene come sono venuto a conoscenza dell' EFT, probabilmente "gugolando" (che schifo di espressione), e quindi adesso vi beccate questo simpatico post.

L'EFT l'abbiamo importata stranamente dagli americani e significa Emotional Freedom Tecniques ovvero tutte le tecniche volte a liberare le emozioni che non ci fanno vivere a pieno la nostra vita.

Sono un po' scettico...non riguardo l'argomento ma tendenzialmete ho paura dei ciarlatani che si spacciano per dottori nel nostro paese e fanno una montagna di grana. Per il resto credo di applicare già a modo mio un "personal EFT method".

Che cos'è l'EFT:

L'EFT parte dal concetto della medicina tradizionale cinese che il corpo umano è attraversato dall'energia vitale della terra e che appunto come la terra siamo anche noi divisi in linee chiamate "meridiani". Viene chiamata volgarmente "tapping" e consiste in una serie di manipolazioni volte a sbloccare i flussi di energia del nostro corpo.


Punti di manipolazione EFT

In uno stato di equilibrio con il creato l'individuo, se potesse, vedrebbe fasce di luce di energia scorrere dentro e fuori di se in un continuo scambio con l'esterno, quando invece si hanno dei problemi di varia natura come paure ma anche traumi fisici oltre che mentali questo flusso si interrompre e tramite la manipolazione si possono riattivare questo scorrere di energia e dare comunque molti benefici.


Premetto dunque che sono assolutamente ignorante sull'argomento, nel mio caso sono un "self-made tapper" perchè cerco molto di ascoltare come il mio corpo reagisce alle mie emozioni e ho individuato dei punti critici come per esempio nella zona del collo, delle spalle e importantissima: la pancia.

Quello che penso è un po riassumibile nella definizione culinaria "tutto fà brodo" nel senso che prendersi mezz'ora del proprio tempo a rilassarsi e stimolarsi i punti di pressione aiuta se non altro proprio per l'effetto benefico mentale di pensare di fare qualcosa che ci fà bene, il famoso effetto placebo.
 
Occorre che ognuno di noi cerchi la propria dimensione anche nel comprendere che cosa non và nella sfera emozionale, psichica e fisica durante la propria esistenza e compreso questo si avvicini a quello che secondo il suo modo di vivere e il proprio carattere e temperamento lo porti a sentirsi meglio.

Il nostro maggior tesoro è la nostra unicità d'altronde non smetterò mai di ripeterlo. Ciò che emoziona me non necessariamente emoziona un mio amico e per il fatto che vediamo il mondo circostante in modo unico gli uni rispetto agli altri.

Buona ricerca...

Pol

 
 
 

lunedì 21 settembre 2015

Ricordi che fanno piangere


Ciao a tutti,
Da tempo ormai, e lo si nota anche dai post nel blog, il mio habitat di vita si è profondamente modificato. Mio papà non c'è più e mia mamma ha bisogno di assistenza costante.
Questa situazione mi ha responsabilizzato molto per la mia età e noto la differenza con i miei coetanei. Non posso più contare sulla presenza dei miei genitori e questo mi fa parecchio soffrire e piangere spesso.

Nelle ultime due settimane credo di aver pianto almeno tre volte, credo che questo particolare calo di controllo sia anche dovuto al cambio di stagione, ma non riesco più a trattenermi quando guardo in faccia mia mamma che mi parla in modo confuso con un espressione da bambina di otto anni.
 

Stavo prendendo un caffè e un succo di frutta per la mamma e lei viene fuori con questa frase “Abbiamo proprio sbagliato tutto...” sottinteso io e tuo papà, sono parole che vanno a finire dritte al cuore e ti fanno inondare la mente di una serie di ricordi spiacevoli.
In un attimo ho ricordato tutte le situazioni e sensazioni provate nella convivenza con i miei genitori e a quanto quel periodo mi avesse fatto del male per la mia vita futura.

Mi ritrovo a pensare a quanta tristezza e compassione mi mette la situazione di mia mamma in questo momento e non riesco comunque ad essere in collera con i miei genitori per tutto quello che mi hanno costretto a vivere.



I genitori sono unici con tutti i difetti e le debolezze che si portano dietro.

A volte poi mi fermo a pensare a che tipo di uomo sarei se non fossero successe tutte queste disavventure nella mia famiglia e arrivo alla conclusione che è inutile pensarlo perché è nella difficoltà dei momenti che si sviluppano differenze di carattere dovute appunto alle diverse esperienze di vita.


Spero di non avervi rattristato troppo...

Pol
 


 

lunedì 7 settembre 2015

La nuova frontiera della cura dei disturbi al cervello: L'optogenetica


Da qualche giorno ho davanti agli occhi un articolo tratto dalle scoperte effettuate da un neuroscienziato e psichiatra, tale Karl Deisseroth, che, spinto dall'insaziabile voglia di conoscenza tipica degli scienziati ha iniziato a sperimentare delle tecniche di stimolazione dei neuroni attraverso la corrente elettrica.
Il nostro cervello infatti, visto in modo tecnico è una massa composta da grasso ed acqua, simile ad una gelatina, nella quale si trova in sospensione una rete intricatissima di connessioni tra speciali cellule che si chiamano neuroni.
Si “pensa” e questo ci fa capire a che punto la scienza sia arrivata nello studio del cervello, che ci siano 100 miliardi ( 100.000.000.000 ) di neuroni in un uomo adulto, è facile comprendere che mi sembra riduttivo pensare di azzeccare lo psicofarmaco giusto per il disturbo di un paziente al primo colpo...cosa ne pensate?
Con gli psicofarmaci si agisce sulla quantità di neurotrasmettitori (sostanze chimiche) cercando di aumentare (depressione unipolare) o diminuire (depressione bipolare fase up) la loro produzione nello scambio di elettricità tra i neuroni (sinapsi). Tutto questo spiegato nel modo più semplice possibile.

Neurone eccitato


Il problema è che non si conosce in che modo esatto regolare questo flusso e quindi sorgono diversi effetti collaterali che non vi racconto ma sappiate che vi basterà aprire un “bugiardino” (che nome... non smetterò mai di pensarci) per vedere la miriade di effetti collaterali, primo fra tutti l'aumento di peso e la fame nervosa (esperienza personale).
Deisseroth in quanto psichiatra e scienziato trovava FRUSTRANTE che la visione della psichiatria sulle malattie più difficili da curare come la depressione grave, la schizofrenia e l'autismo – FOSSE LIMITATA da una FONDAMENTALE MANCANZA di COMPRENSIONE su come FUNZIONA IL CERVELLO UMANO.
Riporto il suo discorso diretto: “Un cardiologo può spiegare a un paziente che cosa non và nel suo cuore, ma NON SIAMO IN GRADO di spiegare cos'è la depressione. Proviamo DIVERSI TIPI DI FARMACI, inseriamo elettrodi per stimolare parti diverse del cervello per vedere se i comportamenti cambiano, ma a livello dei tessuti NON SAPPIAMO COSA SUCCEDE.”
Al momento, questo rivoluzionario scienziato, stà curando una paziente utilizzando la tecnica detta VNS (Vagus nerve stimulation) insieme ad una terapia farmacologica e gli effetti di tale tecnica sono stupefacenti.
La VNS si può attuare dopo un'operazione chirurgica di impianto di un piccolo apparecchio a batteria sotto la clavicola che invia costantemente piccole scariche elettriche al nervo vago, in modo da arrivare alla struttura del cervello profondo che secondo i medici regola l'umore.
Ma la scoperta che lo renderà e lo stà rendendo già famoso è quella dell' OPTOGENETICA, una tecnica che ha lo scopo di rendere fotosensibili specifiche cellule cerebrali e le attiva usando lampi di luce inviati attraverso un piccolissimo cavo a fibre ottiche.
Attualmente sembra che questi test vengano condotti su singole cellule e su cavie di laboratorio, non si offendano gli animalisti, ma è merito dei topi se adesso possiamo permetterci di vivere in modo bellissimo fino ad età un tempo neanche immaginate.
Questa tecnica è rivoluzionaria perché permette di superare il limite di studiare le connessioni nell'esatto momento in cui avvengono nel cervello, fino ad oggi infatti si poteva vedere gli effetti delle emozioni solo dopo qualche secondo di distanza e quindi in ritardo rispetto all'evento significativo nel cervello che lavora in millisecondi.
L'argomento è tecnico e complesso, spero di non avervi annoiato... per ulteriori spunti vi consiglio di ricercare su internet in base alle vostre curiosità.
Saluti Pol



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