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Pol Cesk

giovedì 16 luglio 2015

La pizzata adolescenziale


Ciao a tutti,
L'altra sera sono andato a mangiare una pizza ovviamente non da solo; visto che d'estate si sta meglio all'aperto piuttosto che in casa se non si ha un buon condizionatore, abbiamo deciso di andare poco distante ma all'aperto.
Premetto che con il caldo la pizza mi ha sempre riempito prima di averla finita e in ogni caso l'afa era abbastanza pesante. Dopo una ventina di minuti arriva la pizza e inizialmente, avendo fame, l'ho mangiata proprio di gusto...ad un certo punto come una freccia assassina, la mia mente viene completamente colpita dalla sensazione di ansia di pienezza e di panico per la “situazione pizza estiva in pubblico con afa”.
Il fattore scatenante la fobia è rappresentato, tra gli altri, dai clienti della pizzeria tutti intorno, ricordo di aver pensato “Se mi viene da tossire molto questi sconosciuti si gireranno schifati!”.
In realtà al minimo accenno di ansia, ho iniziato con la respirazione lenta, cercando con tutte le forze di concentrarmi nel discorso al mio tavolo. 


Risultato: un solo sbuffo di tosse, cosa socialmente accettabile durante una cena in pizzeria.

Il fatto è che questa volta ho cercato di prolungare oltremodo il tempo per la cena, visto che ho ordinato anche un caffè (bevanda che se leggete da un po' mi crea solitamente qualche problema).
Potrebbe sembrare masochismo rimanere per vedere fino a che punto si riesce a resistere e invece ho cercato di rilassarmi e svuotare la mente dal pensiero (sconfiggere l'evitamento).

Quale è stato il mio pensiero?

In realtà ci ho messo circa un quarto d'ora a capirlo...era il ricordo della PIZZATA DELLE SUPERIORI o ADOLESCENZIALE, che a sua volta si richiamava sicuramente ai miei traumi infantili subiti all'interno dell'ambiente domestico nella situazione cena in famiglia.
Per fare chiarezza, nella mia famiglia non si parlava per niente a tavola, anzi, i toni erano parecchio litigiosi ed esasperati, quindi immaginate il ragazzino che ero con che ansia cercava di mangiare tutto e in fretta per togliersi al più presto da quella situazione.
Ritornando alla cena delle superiori, l'adolescenza è stato per me un periodo molto buio con grandi picchi di ansia perché i coetanei erano spesso un po' bulli e tendenti alla presa in giro e in più c'erano le ragazze e le pulsioni adolescenziali complicavano il tutto.
La pizzata delle superiori in estate era il terreno ideale per far crescere le amicizie e far nascere simpatie particolari, ma questo nella mia mente veniva inondato da fiumi di inadeguatezza e tentativi di normalità apparente per non far scoprire il segreto della mia fobia.
Contorto non è vero?

Concludo comunicandovi che nonostante tutta la mia esperienza con la fobia sociale, la guardia va sempre tenuta alta perché il ricordo del disagio passato potrebbe ripresentarsi quando meno ce lo aspettiamo...continuerò a uscire e che vogliate o no vi aggiornerò sui miei progressi.
Saluti
Pol


 


 

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