Ciao
a tutti,
in
questo periodo mi sto dedicando un po' di meno al blog non perché
non lo ritenga importante ma per il fatto che ci sarebbero così
tanti argomenti da trattare che non riesco ad organizzarmi nella
gestione dei contenuti.
Tempo
fà avevo chiesto ad un amico e noto frequentatore di “Exit
PolCesk” di darmi una mano a far crescere questo piccolo “diario
di viaggio” in modo che fosse di maggior riferimento per
tutti...aspetto ancora notizie...non è così Gaetano? ahahahah
Oggi
voglio scrivere del ricordo della profonda disperazione quando la mia
testa si era convinta, dal responso dei medici, di essere malata.
I
momenti peggiori sono stati i primi mesi di dimissione dai ricoveri
in psichiatria, avevo la sensazione di essere di nuovo stato messo in
libertà con l'obbligo di firma!
Vedevo
negli occhi dei miei conoscenti il disagio di parlare con me e questo
mi faceva tremare le mani, la voce e mi creava la stessa sudorazione
e tosse nervosa delle situazioni passate di fobia e panico.
Ormai
sono passati anni dal mio ultimo ricovero per il “mal di vivere”
e adesso capita di provare una sensazione nuova.
In
tutte le nuove situazioni lavorative che adesso mi trovo a rivivere
dopo anni, quando vengo interpellato da colleghi di lavoro o perfetti
estranei, la mia testa è come se si alzasse in volo e dall'alto
della stanza osservandomi mi dicesse:
“Guarda come te la stai cavando bene! Queste persone che non ti conoscono parlano con te come se non ti fosse mai successo niente, se solo sapessero che sei stato ricoverato...”
Abbastanza
incasinata vero? Il problema è che non comando questa sensazione, è
arrivata all'improvviso e devo dire che mi ha messo parecchia ansia
addosso e la paura di non riuscire a svolgere la mia prestazione
sociale di quel momento.
Come
me la sono cavata?
Come
da consuetudine, respirazione diaframmatica, immagini sacre e ricordi
di situazioni di fobia superati con successo.
Mi
sento ancora un “surfista” in queste nuove situazioni e
non mancano, per chi segue il blog, i momenti in “zona di
stress/panico” ma raccolgo nuove esperienze e dati storici di
controllo di episodi spiacevoli e questo mi piace perché mi rende
più forte.
Coraggio
ragazzi, anche se non passate un buon momento, SE SI RIESCE A CAPIRE
IL PERCHÈ, poi il tempo e la mente sistemano le cose.
Saluti...
Pol
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