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Pol Cesk

giovedì 11 febbraio 2016

Ricordi di disagio e nuove sensazioni


Ciao a tutti,
in questo periodo mi sto dedicando un po' di meno al blog non perché non lo ritenga importante ma per il fatto che ci sarebbero così tanti argomenti da trattare che non riesco ad organizzarmi nella gestione dei contenuti.
Tempo fà avevo chiesto ad un amico e noto frequentatore di “Exit PolCesk” di darmi una mano a far crescere questo piccolo “diario di viaggio” in modo che fosse di maggior riferimento per tutti...aspetto ancora notizie...non è così Gaetano? ahahahah
Oggi voglio scrivere del ricordo della profonda disperazione quando la mia testa si era convinta, dal responso dei medici, di essere malata.
I momenti peggiori sono stati i primi mesi di dimissione dai ricoveri in psichiatria, avevo la sensazione di essere di nuovo stato messo in libertà con l'obbligo di firma!
Vedevo negli occhi dei miei conoscenti il disagio di parlare con me e questo mi faceva tremare le mani, la voce e mi creava la stessa sudorazione e tosse nervosa delle situazioni passate di fobia e panico.
Ormai sono passati anni dal mio ultimo ricovero per il “mal di vivere” e adesso capita di provare una sensazione nuova.
In tutte le nuove situazioni lavorative che adesso mi trovo a rivivere dopo anni, quando vengo interpellato da colleghi di lavoro o perfetti estranei, la mia testa è come se si alzasse in volo e dall'alto della stanza osservandomi mi dicesse:
Guarda come te la stai cavando bene! Queste persone che non ti conoscono parlano con te come se non ti fosse mai successo niente, se solo sapessero che sei stato ricoverato...”
Abbastanza incasinata vero? Il problema è che non comando questa sensazione, è arrivata all'improvviso e devo dire che mi ha messo parecchia ansia addosso e la paura di non riuscire a svolgere la mia prestazione sociale di quel momento.
Come me la sono cavata?
Come da consuetudine, respirazione diaframmatica, immagini sacre e ricordi di situazioni di fobia superati con successo.
Mi sento ancora un “surfista” in queste nuove situazioni e non mancano, per chi segue il blog, i momenti in “zona di stress/panico” ma raccolgo nuove esperienze e dati storici di controllo di episodi spiacevoli e questo mi piace perché mi rende più forte.
 
Surfista volante!

Coraggio ragazzi, anche se non passate un buon momento, SE SI RIESCE A CAPIRE IL PERCHÈ, poi il tempo e la mente sistemano le cose.

Saluti...

Pol

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