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Pol Cesk

domenica 1 gennaio 2017

Madri egoiste che fagocitano le vite dei figli

Ciao a tutti,
Natale è passato...per fortuna...
Le festività natalizie mi hanno sempre messo un po' di ansia per regali, ritrovi familiari e maggior tempo libero a disposizione.
La vigilia mi sono "impegnato" nell'organizzazione del pranzo e per questo ho preparato le lasagne al ragù a casa dei miei familiari. 
Durante il tragitto, avendo finito le sigarette, mi sono fermato in un bar tabacchi di paese e mi sono trovato ad osservare una di quelle scene quotidiane di rapporto innaturale madre-figlio. 
Il bar tabacchi è gestito da una arcigna signora ultra-sessantenne e da suo figlio quarantenne(?), quest'ultimo, decisamente sovrappeso e con un espressione poco felice, mi ha distrattamente servito, impegnato in uno degli "immagino" tanti battibecchi con la madre.
Al termine del mio acquisto la mia mente si è focalizzata sul problema delle madri egoiste e di come goccia a goccia, giorno dopo giorno, condizionino le esistenze dei propri figli, in questo caso maschi, ma non è la totalità dei casi.
Posso parlare per esperienza personale e quindi sono molto sensibile all'argomento visto che solo circostanze esterne al mio rapporto con mia madre hanno interrotto e quindi impedito che continuasse quella quotidianità malsana.

L'espressione del figlio della donna, mi ha portato con i ricordi ad un mio recente passato, ho rivisto l'espressione di chi assume quotidianamente psicofarmaci per cercare di curare una depressione che arriva da molto molto lontano e che non ha compreso senza sapere che un cambio di ambiente e mentalità è molto più potente di qualsiasi rimedio chimico-farmaceutico.

Il problema dell'errato rapporto madre-figlio, dopo averlo provato sulla mia pelle, l'ho rivisto in molte altre occasioni (quando si ha familiarità con una malattia si è molto più vigili). 

Per esempio, una madre che chiama il figlio al cellulare incessantemente per sapere con chi è e cosa sta facendo, oppure una madre che cucina 24 ore su 24 per i figli ormai cinquantenni per la smania di SENTIRSI ANCORA IMPORTANTI per qualcuno.
Riporto poi lo sfogo di un mio amico medico che durante i suoi studi di medicina doveva anche assistere la madre malata; questa sua dedizione alla madre protratto per lungo tempo gli ha causato un periodo di forte depressione perchè un conto è occuparsi di una persona nel momento del picco di emergenza, un altro è l'assistenza specializzata che spetta ad esperti del settore e non certamente a quei poveri figli sventurati. Non dimentichiamo che poi è consuetudine accusare quest'ultimi di essere pessimi figli che abbandonano i propri genitori.

Ritornando all'esempio del bar-tabacchi, esiste in questi casi un filo conduttore non di poca importanza: le MADRI SONO SPESSO VEDOVE e quindi devono, a mio parere, in qualche modo compensare la mancanza del marito rivedendolo nel figlio maschio.

Questo modo di comportarsi impedisce di fatto ai figli di imparare a contare sulle proprie forze, rendersi indipendenti, andare a vivere in una propria casa, trovare magari l'amore e quindi di fatto creare una nuova famiglia.

A quel punto sì che la vecchia madre si potrebbe sentire utile in modo normale e sapete come? 

FACENDO LA NONNA!

 Separare il cordone ombelicale così lungo e duraturo è un'azione molto difficile da compiere se due individui vivono in una tale simbiosi.

Mamma e figlio, una lunga vita insieme

Rifletteteci...
Vi saluto e vi faccio i miei migliori auguri di Buon Anno 2017.

Pol 


2 commenti:

  1. Invece ci sono anche le femmine che odiano le proprie mamme, ci sono i genitori che si intromettono troppo e quelli che non gle ne frega niente dei figli poi si lamentano se i figli uccidono i genitori!! Che roba...

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    1. Non esageriamo...spero tu sia ironico/a. Il mestiere dei genitori è sempre stato molto difficile e sempre lo sarà...forse lo sarà sempre di più. Studiare la situazione specifica di un rapporto conflittuale tra madre e figlia è difficile, se almeno una delle due riuscisse a vedere la situazione con "superiorità" nel senso di vedere la situazione come se fosse un estraneo alla vicenda, sarebbe già un passo avanti.
      La figlia che odia la madre, per esempio, perchè? Bisogna chiedere alla figlia. Tutte le situazioni vanno viste nel dettaglio, questo è il consiglio che io darei...

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