Scala Unità Soggettive di Malessere
Per risolvere questo dannato problema della fobia sociale l'approccio che dobbiamo seguire, come dall'inizio, è di tipo razionale.
Non dobbiamo tralasciare nessun dettaglio nella fase della generazione del pensiero disfunzionale.
E' importante includere tutte le variabili che intervengono nell'alimentazione dello stato ansioso della nostra situazione scatenante.
La scala USM nasce per questo approccio e consiste nel dare una valutazione da 0 a 100 della sensazione di ansia provata.
Nella mia personale interpretazione parto dal livello 100 (massima situazione di fobia sociale) per poi scendere gradualmente modificando le variabili dividendo anch'esse dalla più determinante alla meno determinante in modo da poter studiarle nella pratica della vita quotidiana.
Riporto la pagina della teoria che parla della scala USM:
Teoria della scala USM |
Per chiarire ulteriormente il concetto e permettervi di sperimentare su voi stessi la scala USM, riporto un mio personale esempio di scala USM legato alla fobia sociale del viaggio in macchina:
MACCHINA
100 | non guido, code (tempo in macchina non preciso), colleghi di lavoro, viaggio lungo |
90 | non guido, code, amici, viaggio lungo, brutta musica in macchina |
80 | non guido, code, + passeggeri, viaggio lungo |
70 | non guido, > 30 minuti, + passeggeri, autostrada |
60 | non guido, code, solo autista e me, >30 minuti, autostrada |
50 | non guido, solo autista, >30 minuti |
40 | guido, >30 minuti, + passeggeri, commenti sulla guida, autostrada |
30 | guido, >30 minuti, 1 passeggero, commenti guida, autostrada |
20 | guido, >30 minuti, 1 passeggero, commenti guida, strade urbane |
10 | guido, <30 minuti, + passeggeri, strade urbane |
0 | guido, <30 minuti, 1 passeggero |
Questo esempio potrebbe essere molto migliorato, ma spero che vi sia chiara l'idea dell'esercizio da fare.
A questo punto si inizia a scalare la scala USM mettendosi alla prova dalla situazione con minor ansia sociale fino alla peggiore e mi raccomando di tener conto dei miglioramenti.
Dobbiamo imparare a incidere nella nostra storia i nostri successi, non le nostre sconfitte!
Buon lavoro
To be continued...
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